domenica 7 aprile 2013

Pietro Bembo a Padova

Ieri ho visitato la mostra dedicata a Pietro Bembo a Padova. La segnalo perchè, tra quelle che ho visto, è particolarmente importante.
Prima di tutto parla di storia della cultura mettendo insieme studi e materiali diversi.
Poi vi sono presentati oggetti da urlo, con uno stuolo di Giorgione e Raffaello (Il Ritratto di Navagero e Beazzano della Galleria Doria Pamphilj mozza il fiato), ma anche prime edizioni e incunaboli che sono su ogni manuale di storia del libro.
Le carte presentate in mostra sono feticci della cultura occidentale e tra gli autori vi sono Bramante, Leon Battista Alberti, Raffaello e così via.
Le sezioni della mostra sono il perfetto corredo iconografico ai saggi del catalogo e le didascalie sono un accenno degno ai testi scientifici.
Insomma la mostra funziona a meraviglia e il visitatore viene accompagnato nelle diverse corti italiane dove visse Bembo: Padova, Mantova, Venezia, Urbino,...
Ma soprattutto la mostra racconta la Roma di primo Cinquecento dove convivevano Bramante, Raffaello, Michelangelo (in mostra mancherebbe il Ritratto di Isabella d'Este di Leonardo del Louvre, se proprio vogliamo fare un appunto alla perfezione).
Da queste premesse il racconto viene approfondito in una serie di episodi che sembrano affondare le radici nella leggenda (ma sono veri): l'invenzione del libro moderno che Bembo fece con il tipografo veneziano Aldo Manuzio, l'amore "non solo cortese" con Lucrezia Borgia, la passione collezionistica multiforme del letterato che è il primo tassello del moderno Museo Egizio di Torino, la scoperta dell'archeologia che va di pari passo col recupero del greco antico.
La mostra non è facile e al visitatore serve tempo per capire cosa ha di fronte - bisogna dirlo - ma dal 1400 ad oggi, se una persona vuole conoscere il Rinascimento e i suoi protagonisti, deve passare da Padova.
DC

PS: Dopo la mostra si ha quasi l'impressione che la mostra più che l'invenzione del Rinascimento, racconti l'invenzione della cultura occidentale.
PPS: Grazie a Paolo Plebani e Paolo Vanoli, che mi hanno accompagnato con idee e spunti.
http://www.mostrabembo.it/