"Ciao
a tutti ! :) insieme a Sharon, Paola e Giulia mi occupo della parte del
progetto riguardante l'artista ,Eleuterio Pagliano, e della storia del
dipinto.
Quella che stiamo facendo è davvero un'esperienza fantastica sotto ogni punto di vista : lavorare in gruppo permette di conoscerci meglio e soprattutto di capire un po' come funziona il ''gioco di squadra''; inoltre l'analisi di documenti originali permette di avere un approccio più immediato ed interessante con la storia!
Come già detto da Laura, presenteremo i nostri lavori 16/17 marzo e 26 maggio! Saranno queste le giornate in cui potremo rendervi partecipi del nostro lavoro !
Vi aspettiamo numerosi !!!! :)
Carlotta"
Quella che stiamo facendo è davvero un'esperienza fantastica sotto ogni punto di vista : lavorare in gruppo permette di conoscerci meglio e soprattutto di capire un po' come funziona il ''gioco di squadra''; inoltre l'analisi di documenti originali permette di avere un approccio più immediato ed interessante con la storia!
Come già detto da Laura, presenteremo i nostri lavori 16/17 marzo e 26 maggio! Saranno queste le giornate in cui potremo rendervi partecipi del nostro lavoro !
Vi aspettiamo numerosi !!!! :)
Carlotta"
e Giada:
Ciao
:) insieme a Claudio, Cecilia e a Giorgia mi occupo dei fratelli
Cairoli e in particolare di Ernesto Cairoli che perse la vita a soli 26
anni tra i Cacciatori delle Alpi nella famosa battaglia di Biumo
Superiore il 26 maggio 1859. In occasione della morte del giovane,
Pasquale Contini, uno tra i primi cantori del Risorgimento italiano,
scrisse una poesia in cui immagino' Ernesto e la madre Adelaide Bono
parlare tra loro. Il 12 agosto 1859, qualche mese dopo la morte del
figlio e la pubblicazione della poesia, Adelaide Bono scrisse
un'epistola a Contini per ringraziarlo del gesto. Cosi scriveva quindi
la madre del giovane Ernesto Cairoli: "Nè di lei versi, ho ritrovato il
mio Ernesto, l'angelo mio perduto... l'ho ritrovato nella sua devozione a
tutto quanto è nobile, buono, grande, nel suo amore infinito alla
patria, nell'affetto, che tendeva all'adorazione, a me desolata,
inconsolabile madre, nel suo attaccamento alla famiglia."
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